14.2.12

Quando c'è la neve.


E' tempo di aggiornare questo spazio, di mettere ordine i pensieri come fossero calzini nel cassetto del comò, di dare un nome a sentimenti ed emozioni, di fare il punto della situazione. Un post un po' più cupo, alla fine, potete concederlo anche a me; non c'è risveglio senza cedimenti strada facendo.
Ok, perfetto. Con ordine.
Ho sempre sistemato le cose in sequenza di valore. Prima le cose più importanti, sempre prima le cose più importanti. Dunque, sono tornata a casa per una settimana (la prossima settimana sarò in Toscana per lavoro e poi tornerò di nuovo dai miei coinquilini romani) dai miei, qui tutto è sommerso di neve soffice, è tutto grandioso.
Per la prima volta da due anni a questa parte sono riuscita a parlare con mia madre di dca. No, meglio, me ne ha parlato lei. Mi ha chiesto se il mio interesse a questo argomento non era dovuto a qualche mio problema, mi ha chiesto se, per caso, i miei problemi fossero dati dalle decisioni che lei ha preso sulla mia vita. Mi ha chiesto se era colpa sua e io mi sono limitata a rassicurarla 
"no, è ovvio che ho dei problemi con il cibo. Non è colpa tua, capisco e comprendo le tue scelte"
Il che, per altro, è anche vero. Sta di fatto che, per la prima volta da quando ho deciso di frantumare la mia vita siamo riuscite ad affrontare l'argomento. La cosa ha avuto i suoi piccoli effetti devastanti, dannazione, ho un problema e lo sto completamente ignorando. Ne conosco i motivi e li sto completamente ignorando. Mi sto completamente ignorando. 
Il bello ed il brutto dell'aver reso il "dimagrire" la tua unica fissazione è che in linea totale non vedi niente che non sia la quantità di cibo che mangi. Non hai altri problemi. Non devi preoccuparti di altre cose. Prendi le distanze da tutto il resto. Sei sicura nel mondo che ti sei creata, ecco perché uscirne sarebbe come attraversare dieci inferni a piedi nudi. 
Ignorando.
Ho un perenne desiderio di vomitare e non devo nemmeno costringermi a farlo. E' una sensazione del tutto spontanea. Ho lo stomaco dolorante come se al suo interno vi fossero vent'anni di cose non dette e quel vomito contro il quale fino a due anni fa tanto combattevo mi sembra l'unica via di liberazione, l'unico modo per non esplodere. 
Ho un bisogno incredibile di cose nuove. Credo sia per questo che ho deciso di spostarmi a Roma, nuove amicizie, nuovi ambienti, nuovo tutto seppur in una città colma di ricordi. Forse sta proprio qui la sfida : scrollarmi di dosso il passato nella stessa città che mi ha regalato la maggior parte dei ricordi che possiedo. 


3 commenti:

  1. Non deve essere facile parlare dei propri Dca ai genitori io non c'è la farei mai...
    come hai detto è come se stessi ignorando il problema,ma chi è che non lo fa? Se prendessimo davvero atto che il nostro comportamento è sbagliato (avere un'alimentazione da fame o peggio il contrario) sarebbe diverso o forse neanche la cosa più brutta è esserne consapevoli e continuare a farsi del male...
    Scusami non so se mi sono spiegata bene finisco qui il mio discorso delirante xD un abbraccio !

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  2. Sono parole bellissime...*-* Quanta verità si portano dentro...La conversazione con tua madre quasi mi ha commosso, è stato un gesto che le ha fatto onore! *-*
    Tesoro, stai tranquilla, amati che tutto andrà per il meglio, soprattutto con la neve! ^-^
    *Ti abbraccio fortissimo*

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  3. Hai avuto molto coraggio a parlarne con tua madre..
    Sai.. molte di noi qui, con questi problemi, non hanno un bel rapporto con la propria.
    E' che poi i DCA sono solo la conseguenza di un problema molto più profondo..

    Ti stringo forte,
    Ari

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